TESTIMONIANZE
"Sono in cura all’ABA da quasi un anno per la mia anoressia.
Vi confesso che non credevo molto nel metodo della terapia di gruppo, però devo ammettere che parlare di esperienze comuni aiuta almeno a non sentirsi sempre soli, ma ad avere delle compagne di sventura, almeno per un’ora a settimana.”
“Oggi non so se ho trovato una risposta,
non so neanche se la mia decennale anoressia-bulimia avrà mai fine, però ho intrapreso una strada e, anche se con dolore, questa è l’unica strada che mi sento di percorrere. Una frase mi colpì quando entrai all’ABA, un’unica voce che ancora mi spinge a varcare le tante soglie della mia quotidianità: SI PUÒ GUARIRE.”
“Il cammino che sto intraprendendo con la terapia individuale
non è semplice, eppure, ogni volta, sento di aver messo un mattoncino in più su quello che sto costruendo e mi sento forte. Soprattutto non mi sento sola perché in ABA ci sono tante persone come me che quando le incontro mi sorridono, quasi alla ricerca di quel tacito patto che ognuno di noi fa con chi fa capo all’ABA: io sono qui per un motivo simile al tuo e il nostro obiettivo comune è di guarire!”
“Se fino a qualche settimana fa ero completamente immersa
nel sintomo anoressico bulimico ora posso dire che sto cominciando a respirare, ad ascoltare, a vedere le cose e le persone che girano attorno a me, e quelle che abitano in me. […] Grazie alle ragazze del mio gruppo, alla dottoressa, a Fabiola.”
“Cara Fabiola, non sono ancora guarita,
ma sto meglio e se la settimana prossima mi laureo, è anche grazie al suo aiuto e al fatto che l’ABA esiste.”
“Dopo un anno ho tratto un bilancio sia sul lavoro fatto
sia sull’incontro con l’ABA. I tentativi di affrontare il mio problema di bulimia sono stati diversi, amari … a volte sconcertanti, i medici cui chiedevo aiuto non avevano minimamente conoscenza della realtà penosa di cui ero portatrice. Approdare all’ABA è stato come raggiungere terra ferma per un naufragio.”
“Penso di aver fatto dei grandi passi avanti,
di avere lavorato tantissimo su me stessa. La mia vita è diversa, sto bene con mio figlio, ho ripreso il dialogo con mio marito, il lavoro va benissimo, ho avuto il contratto che volevo nell'azienda, non vomito più, non mangio più, mangio normalmente e tranquillamente quando ho fame e voglia.”
“Che sorpresa sapere di non essere sola,
di non sentirsi più ‘un’aliena’ su questa terra, ma di far parte di un popolo di persone che, con cadenza settimanale, cercano di comprendere il perché del loro doloroso malessere.”